La madre Diana, 26enne, si sentiva impotente: «E' completamente dipendente dal fumo - aveva detto del figlio -. Se non ha le sue sigarette, si arrabbia, urla, sbatte la testa al muro. Mi dice di sentirsi stordito e stanco». Lo sconsiderato padre, un pescatore 30enne, scuoteva la testa: «A me sembra stia benone, non vedo problemi». E così sono intervenuti i servizi sociali.
Il bambino s'è fumato la sua ultima sigaretta sotto le telecamere di una tv ed è stato accompagnato dai genitori alla clinica di rieducazione a Jakarta. E proprio in buona salute il bambino non è: durante il periodo di rehab i medicihanno riscontrato un ispessimento al muscolo cardiaco, forse più per il suosovrappeso a dire il vero che per il fumo. Ovviamente anche in clinica il bambino ha avuto le sue crisi d'astinenza. Ma i medici hanno tenuto duro cercando di distrarlo, di farlo giocare, insomma di tenere occupata la suamente perché si distogliesse dal pensiero delle sigarette.
E anche per la madre è previsto un corso di "rieducazione" per insegnarle a prendersi cura del proprio bambino in maniera opportuna. La psicologa è ottimista circa il recupero di Ardi e anche la mamma spera si rimetta in salute. Purtroppo il piccolo Rizal non è il solo in queste condizioni. Il 30% dei bambini indonesiani fuma prima dei dieci anni: è un genocidio dicono le associazioni in difesa dei minori.