15 aprile, è morto a Milano Raimondo Vianello, vero signore della televisione italiana. Nato a Roma nel 1922, il popolarissimo attore e conduttore avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 7 maggio.
Prima di diventare uno dei personaggi più amati della tv, Vianello trascorre la giovinezza a Spalato, in Dalmazia, a causa del trasferimento del padre, ammiraglio della Marina Militare.
Durante la seconda guerra mondiale, Raimondo aderisce alla Repubblica di Salò come bersagliere, e nel 1945 affronta la dura esperienza del campo di concentramento (viene rinchiuso, insieme ad altri esponenti della cultura e dello spettacolo, nel campo alleato di Coltano).
Dopo la guerra, Vianello debutta nel teatro di rivista, dove ottiene un grande successo.
Negli anni Cinquanta si dedica al cinema, recitando in diverse pellicole accanto a personaggi del calibro di Totò.
La vera popolarità giunge per Vianello grazie alla televisione dove, dal 1954 al 1959, insieme a Ugo Tognazzi conduce il programma ‘Un due tre’, basato su sketch e parodie di inchieste documentarie all'epoca assai in voga.
Nel 1958 l’artista conosce Sandra Mondaini, che nel 1962 diventa sua moglie e con la quale lavora per cinquant’anni.
Sandra e Raimondo sono stati una delle coppie più rappresentative del mondo dello spettacolo italiano e insieme hanno condotto molti show televisivi di grande successo.
Negli anni Settanta la Rai affida loro il timone di varietà come ‘Sai che ti dico?’, ‘Tante scuse’, ‘Di nuovo tante scuse’, ‘Noi... no’, ‘Io e la befana’. Agli Ottanta risalgono il quiz ‘Sette e mezzo’ e ‘Stasera niente di nuovo’. Con questo programma la coppia Mondaini-Vianello saluta la televisione di Stato per approdare a Mediaset (allora Fininvest), dove i due conducono varietà come ‘Attenti a noi due’, ‘Attenti a noi due 2’ e ‘Sandra e Raimondo Show’.
Dal 1988 al 2007 sulle reti Mediaset va in onda la famosissima sit-com ‘Casa Vianello’, dove Sandra e Raimondo recitano in coppia dando vita a siparietti molto divertenti con battibecchi tra i due coniugi che si scambiano battute mordaci, alcune delle quali entrate nell’immaginario collettivo italiano (“Che noia, che barba, che barba, che noia!”, commenta Sandra, nel letto insieme a Raimondo, al termine di ogni episodio).
La carriera di Raimondo Vianello prosegue anche senza Sandra, con programmi come ‘Zig zag’ (1983-1986) e ‘Il gioco dei 9’ (1988-1990), ‘Pressing’ (1991-1999), ‘Studio tappa’ (1996). Nel 1998 a Raimondo Vianello viene affidata la conduzione del Festival di Sanremo.
Nel 2004 Mediaset omaggia la coppia con il programma ‘Sandra e Raimondo Supershow’, mentre nel 2008 Raimondo dà l’addio al mondo dello spettacolo, ma si dichiara disponibile a partecipare come ospite ad alcune trasmissioni.
Raimondo Vianello, insieme con Mike Bongiorno e Corrado, è stato uno dei presentatori più importanti della tv italiana. Vero gentleman della conduzione, mancherà ai telespettatori non solo per la sua verve umoristica, ma anche per la gentilezza e la delicatezza che caratterizzavano ogni sua comparsa in scena.
Vianello, infatti, era sempre impeccabile, anche quando sfoderava le sue celebri battute: tanto humour, certo, ma di gran classe