Per avere l'America's Cup a Napoli, si era mobilitata una regione. Entusiasta di poter contare su un volano così importante per il turismo e, più in generale, per la valorizzazione della città anche in ambito internazionale. Era tutto pronto, o quasi. I lavori necessari per ospitare il carrozzone della Champions League delle regate pare procedano nei tempi previsti.
E anche l'organizzazione americana dell'evento, che risponde al nome di Ian Murray, ha fatto sapere che «i lavori di approntamento del villaggio e delle infrastrutture necessarie alla disputa delle regate continuano senza ritardi e si attende il loro completamento per la prima settimane di aprile». Insomma, tutto secondo programmi. Epperò, qualcosa non torna. Perché il via all'evento era in calendario per il weekend del 7 e dell'8 aprile, mentre invece si partirà ufficialmente con le gare soltanto mercoledì 11. Lo ha fatto sapere lo stesso Murray con un comunicato ufficiale che ha trovato spazio nel sito web dell'America's Cup.
«Gli americani non parleranno mai di ritardi di Napoli, perché hanno venduto il format e devono ancora fare un'altra tappa nella città partenopea nel 2013. E poi, non vogliono rovinarsi il mercato italiano della Coppa America, che è uno dei primi nel mondo. Perchè noi siamo davvero tifosi». Cino Ricci, lo skipper di Azzurra, spiega a La Stampa le ragioni che dovrebbero convincere le parti in causa a non mettersi i bastoni tra le ruote. Non conviene a nessuno. Napoli ha bisogno di un evento importante come la Coppa America, pure se si tratta per il momento "soltanto" di World Series. E la Coppa America ha bisogno del calore (e del numero) dei tifosi italiani per giustificare investimenti colossali.
L'obiettivo, parola degli organizzatori, «rendere più equilibrato l'evento tra duelli di match race, regate di flotta e prove di velocità nel corso di cinque giorni di regate che raggiungeranno il climax domenica 15 aprile, quando sarà incoronato il vincitore del Fleet Racing Championship dell'AC World Series di Napoli». Ogni regata durerà 35 minuti e alla finale di domenica 15 conteranno le prestazioni dei giorni precedenti, a differenza del passato in cui tutto si risolveva in un'unica gara.